Tra i personaggi e le storie che hanno contribuito al successo della Walt Disney, un ruolo di rilievo è sicuramente occupato da "Herbie", il cosiddetto "maggiolino tutto matto", protagonista di quattro film a cavallo degli anni '70
Chi di noi non ha visto almeno uno dei 5 fortunati film con il maggiolino "Herbie"? Nel primo ("Un Maggiolino tutto matto") si racconta di uno sfortunato corridore automobilistico che compra una Volkswagen di seconda mano e scopre le sue qualità straordinarie che lo riportano alla vittoria, anche nelle gare più difficili creandosi non pochi nemici. Una commedia vispa e divertente che aprì la strada a una serie di successo continuata da "Herbie, il maggiolino sempre più matto" dove, con l'aiuto della fantastica Volkswagen e di un avvocato, una impetuosa ragazzina sfida un colosso dell'edilizia che vuole sfrattare la cara nonnina. Altro film della seria fu "Herbie al rally di Montecarlo", dove una banda di spie nasconde, all'insaputa del proprietario, diamanti in un maggiolino Volkswagen ("Herbie" appunto) che si trasferisce dagli Stati Uniti in Europa per correre nel rally di Montecarlo. Il quarto film fu "Herbie sbarca in Mexico", dove la simpatica e spiritosa Volkswagen partecipa a una gara in Brasile, ma lungo la strada incontra ostacoli d'ogni tipo. Questi film furono seguiti da una serie TV con protagonista la simpatica automobile e nel 2005 fu realizzato l'ultimo film, "Herbie - il super maggiolino", dove l'amata vettura "animata" ritorna alla vittoria guidata da una ragazza figlia di una famiglia di piloti.
Il modello protagonista di "Un Maggiolino tutto matto" (“The love bug”, Usa 1968) e' un VW 1200 modello 117 export anno 1963, con tetto apribile, di colore bianco. “Quattroruote” nel 1961 descriveva così le caratteristiche tecniche del modello: "Può considerarsi senz'altro la vettura fenomeno di questo dopoguerra, infatti, nonostante la sua carrozzeria fondamentalmente ispirata al gusto di trent' anni fa, incontra successo su tutti i mercati, persino su quello nordamericano. Linea di vecchio stile ma personale e funzionale. Più che buona la finitura sia all'interno che all'esterno: dà sensazione di robustezza. Abitabilita' soddisfacente per quattro persone; trasporto bagagli limitato. La posizione di guida è un po' infossata ma raccolta e comoda anche nei lunghi viaggi, buoni i comandi principali, qualche lacuna sui secondari (manca il lampeggio diurno) con una strumentazione raccolta e ben visibile (ma manca il contachilometri parziale). Visibilità discreta in marcia, scarsa in manovra. Dotazione di accessori soddisfacente ma migliorabile. Qualche infiltrazione d’acqua nel bagagliaio anteriore. Velocità modesta per la cilindrata (116 Km/h) e consumo appropriato alle prestazioni (da 7 a 10 litri per 100 Km). Comportamento in curva sovrasterzante, buona tenuta in rettilineo. Confort e molleggio buoni, fastidiosa la rumorosità. Cambio dai rapporti un po' corti, buona la sincronizzazione e freni efficienti anche dopo un uso prolungato”. Dotato di un motore a 4 cilindri contrapposti di ben 1192 cc con carburatore Solex, il maggiolino erogava 34 CV a 3.600 giri/min con una coppia di 8,4 mgk a 2.000 giri/min. Probabilmente le prestazioni non erano appropriate alla cilindrata, visto che l’accelerazione da 0 a 100 Km/h richiedeva oltre 30 secondi, ma il punto di forza della inimitabile vettura della Volkswagen era proprio nella meccanica affidabile caratterizzata dal motore di grande cubatura (per una utilitaria dell’epoca) in grado di lavorare a bassi regimi e parco nei consumi, e in soluzioni quali le ruote indipendenti con barre di torsione e ammortizzatore telescopico o l’impianto elettrico a 6 volts (fino al 1967).
Il maggiolino si affeziona ad un uomo proprio come farebbe un cagnolino del quale si sono prese le difese servendo lealmente il suo "padrone" fino in fondo. Quasi storica la scelta di un’ auto tedesca per un ruolo simile. Negli anni passati l’unica auto comica del cinema statunitense era stata la americanissima Ford T di Stanlio e Ollio. Gli U.S.A. del dopoguerra sceglievano invece una Volkswagen con tutte le interpretazioni che potevano nascere, ma forse tutto era legato alla simpatia del modello. E comunque anche la Germania, visto il successo di "Herbie", negli anni '70 si cimento' sul tema: "Il Maggiolino Dudù contro pantere leoni e zebù", "Dudù, il Maggiolino a tutto gas" e "Dudino, il supermaggiolino". Ma noi amiamo ricordarlo nelle vesti di "Herbie", auto fedele e supereroica. Ancora oggi ci sono molti suoi fans che "vestono" vecchi maggiolini con le strisce rosse e blu da corsa, il numero 53 e la targa "California OFP-857".
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